facebook web marketing andrea zita

Facebook Marketing, le news. Hey Mark, what’s up?

Il mondo del web marketing, e del digitale in generale, non si ferma mai. Neanche ad agosto. Il gigante Facebook ovviamente non sta a guardare e introduce una serie di accorgimenti e funzioni – alcune già in atto, altre lo saranno a partire da settembre 2017 – pronte a modificare ancora una volta il social media più “pesante” del web (due miliardi di profili, di cui un miliardo e ottocentomila attivi quotidianamente). Cosa c’è di nuovo e interessante per il facebook marketing?

Facebook vs Fake News

La corazzata Zuckerberg (così come Google) è concentrata principalmente a contrastare le pagine di fake news, cercando di avvantaggiare giornalisti professionisti ed editori a discapito dei fabbricatori di bufale alla costante ricerca del click compulsivo. Come si sta muovendo il buon Mark? Nello specifico, ha annunciato dei test tra gruppi di editori americani ed europei, con lo scopo di introdurre nuove forme di aiuto ai giornali per avere nuovi lettori e nuovi abbonamenti promettendo di non trattenere nessuna percentuale (per saperne di più c’è un bell’articolo su agi.it/innovazione).

il post di mark zuckerberg facebook marketing & journalism

Sempre in ambito giornalistico, le novità più succose riguardano:

– l’introduzione del logo della testata su tutti gli articoli, in modo da facilitare la riconoscibilità del giornale e indurre fiducia nel lettore;

  la formazione tramite il Facebook Journalism Project che prevede: collaborazione nella produzione di news; corsi di e-learning per i giornalisti; promozione della digital e news literacy degli utenti. Un progetto non esente da critiche a causa della totale autonomia con cui Facebook si arrogherebbe il potere di selezionare le notizie e valutarne l’attendibilità ponendosi, di fatto, sullo stesso piano di un editore qualsiasi.

l’impossibilità di acquistare pubblicità da parte delle pagine che fabbricano e diffondono fake news. Mossa che produce due effetti negativi per le pagine in questione: ex-ante impedire la massima diffusione dei post, ex-post la riduzione dei guadagni derivanti dai click al post.

     

Minore visibilità ai siti lenti

Hai un sito vecchio, lento e poco mobile friendly? Ottimo, ti serve un sito nuovo!  L’algoritmo del gigante blu darà la precedenza ai siti che si caricano più velocemente, dandogli più visibilità nel feed e di conseguenza maggior risonanza.

Watch

Il formato video assume sempre più importanza in agro di Menlo Park. Con Watch, la nuova “show platform”, ne abbiamo la conferma definitiva. Nuove show pages su cui poter seguire puntate di un determinato show/serie e, neanche a dirlo, l’esperienza sarà personalizzata grazie alle informazioni e ai dati regalati quotidianamente a Mark. Lo sapete, no? Lui ci conosce meglio di nostra madre. Chiaramente i publishers avranno la possibilità di guadagnare inserendo ads nei video. Per il momento attiva in USA, presto in Europa.

Nuovi strumenti per i gruppi Facebook

I gruppi all’interno della piattaforma stanno avendo sempre più importanza, non a caso il nostro caro Marco Z. ha implementato una serie di strumenti per facilitare la vita ai gestori delle community e per ampliare il raggio d’azione a chi si occupa di Facebook Marketing. Vediamo:

  1. Post programmati. Possibilità di programmare giorno e ora anche per post all’interno di gruppi
  2. Insights. Metriche a disposizione dei gestori per valutare engagement e crescita
  3. Filtri. Possibilità di filtrare in anticipo, definendo alcuni parametri, le richieste di adesione
  4. In ultimo è possibile collegare gruppi ad una pagina fan, con tutti i vantaggi di visibilità che ne derivano.

Anteprime dei link non modificabili

Sempre nell’ottica di contrastare le false notizie, non sarà più possibile modificare l’anteprima dei link. Stravolgere titolo, testo e immagine di un link esterno era una pratica molto usata per richiamare l’attenzione dell’utente cercando di strappargli un click. Non sarà più possibile a meno che non si dimostri di essere l’effettivo proprietario del sito (tramite la Link Ownership) inserendo una stringa di codice all’interno del proprio sito. Oppure, dato che le vie della rete sono infinte, c’è questo tool prettylinks.co che permette di customizzare immagine, titolo e testo di un post su Facebook! 🙂

In ogni caso il link diretto dove poter controllare l’anteprima è quello sulla pagina developers di Facebook.

Marketplace

Da appassionato di mercatini e belle cianfrusaglie vintage di seconda mano, posso dire di essere contento che sia stata finalmente attivata anche in Italia la funzione Marketplace, la piazza virtuale dove poter comprare e vendere qualsiasi cosa a livello locale. Sì, perchè la ricerca è geolocalizzata e, una volta individuata la città, è possibile cercare oggetti di qualsiasi tipo per un raggio massimo di 161km.

mockup marketplace campobasso facebook marketing

Ad Format per i quali non sarà più possibile fare pubblicità

Una modifica importante nell’ambito del Facebook Marketing è quella che riguarda la promozione di alcuni Ad Format. Da metà settembre 2017, infatti, non si potranno più promuovere i seguenti tipi di post:

  1. Condivisione di prodotti dagli shop
  2. Condivisione di una storia relativa ad un “sale post”
  3. Checkin su una mappa, in un ristorante o in una città
  4. Condivisione di una nota
  5. Condivisione di un sondaggio
  6. Raccomandazioni, consigli per un determinato luogo
  7. Condivisione di momenti culturali
  8. Condivisioni di commenti
  9. Cambio della foto profilo
  10. Upload o condivisione di un file
  11. Eventi sportivi
  12. Video o immagini caricate attraverso camera Facebook
  13. Attesa per un evento
  14. Condivisione di una playlist video
  15. Status relativi alla visione di uno show televisivo, un film o altri programmi
  16. Post sulla timeline di una pagina tramite un’app
  17. Endorsement politici

La ratio dietro questi divieti sta nel voler rendere meno “affollato” il feed di un utente e nel voler dare più valore all’advertising creato per scopi commerciali, sociali, economici da chi si occupa di Facebook marketing (lista ufficiale in inglese nell’articolo originale).

 Hai già letto Copyright, Facebook pronto a pagare etichette discografiche ed editori?

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